Matre Terra

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Il progetto Matre Terra è l’unico progetto finanziato in Sicilia da Fondazione CDP a valere sul Bando Ecosistemi culturali, edizione 2023.

Matre Terra darà vita al primo percorso di Land Art sul territorio del Parco dell’Etna che ai rifiuti sostituirà cinque opere d’arte dedicate alla Sacralità della Natura.

Il progetto nasce in risposta a una domanda: quando abbiamo perso il legame sacro con la nostra Madre? Quando e perché abbiamo cominciato a violarla, riempendo di rifiuti di ogni genere luoghi unici al mondo come i boschi che abbracciano il vulcano attivo più potente e grande d’Europa?

Con la realizzazione di un percorso che sostituisce alle discariche presenti sul Sentiero natura Monte Cicirello opere di Land Art ispirate alla connessione con il sacro della Natura, Matre Terra stimolerà la coscienza ecologica della popolazione, per dare vita a un Ecosistema culturale resiliente che tuteli, valorizzi e crei benessere per la società e per l’ambiente.

Il Sentiero coinvolto nel progetto, ricco di biodiversità forestale e faunistica, ricade sul territorio del comune di Trecastagni (CT) e parte da una piccola cappella dedicata ai Santi Martiri Alfio, Filadelfo e Cirino e arriva fino a Monte Ilice, snodandosi verso la grotta di scorrimento lavico di Monte Cicirello e passando dal Punto Base per l’escursionismo “Casa della Capinera” da noi gestito dal 31 luglio 2023. Luogo di memoria verghiana e scenario del famoso romanzo “Storia di una Capinera”, questo piccolo sentiero di appena 2 km è purtroppo abitato in diversi punti da discariche abusive.

Da quando abbiamo la fortuna di custodire questi luoghi, in sinergia con l’amministrazione di Trecastagni e con il supporto di diverse associazioni amiche, abbiamo cominciato una straordinaria opera di bonifica e pulizia dei boschi che sarà completata grazie al progetto Matre Terra.

Attraverso Matre Terra, infatti, sperimenteremo un modello innovativo per affrontare le problematiche del degrado di alcuni sentieri naturalistici del Parco dell’Etna, utilizzando l’arte e la cultura sacra e popolare quali strumenti per sviluppare coscienza ecologica nella società.

L’idea progettuale è ispirata a un’iniziativa promossa dalle associazioni ambientaliste del comune di Siracusa che hanno “risolto” il problema delle discariche abusive sul territorio collocando una statua votiva della Madonna sul luogo ripulito dalla discarica. La scoperta di tale iniziativa ha stimolato una riflessione di tipo culturale e antropologico nei soci di Chiarìa: quando abbiamo perso il “senso del sacro” nei confronti della Natura, della Dea Madre? E’ possibile risvegliarlo?

La cultura sacra e popolare, profondamente sentita e vissuta dalla popolazione siciliana, sarà la leva per avviare un percorso di sviluppo del pensiero naturalistico ed ecologico della comunità, per riscoprire l’antico e profondo legame tra essere umano e Natura, per riscoprire il culto della Matre, come la canta San Francesco nel Cantico delle Creature. Un culto antico, arcaico, allo stesso tempo sacro e profano, legato ai cicli della vita-morte-vita, della fertilità, della raccolta, dell’agricoltura. Un culto che affonda le sue radici nella nostra memoria neolitica, sviluppatosi poi nel corso dei secoli, in tutto il mondo e in tutte le culture.

Il progetto Matre Terra, infatti, si renderà veicolo di un messaggio culturale potente: riscopriamo il nostro legame ancestrale con l’aspetto sacro della Natura, apriamo una riflessione consapevole sulla Madre Divina e sulla Madre Terra, trasformiamo i limiti in opportunità, i rifiuti in arte, la cultura popolare in cultura ecologica.

Ma come si svilupperà il progetto?

Le opere di Land Art verranno selezionate da una giuria di esperti attraverso il Contest Matre Terra che si aprirà il 21 ottobre 2024. Da quella data, su questa pagina, sarà pubblicato il bando e tutti gli allegati necessari alla partecipazione.

Gli artisti avranno due mesi di tempo per presentare i loro progetti e, una volta selezionati i vincitori, verrà avviato il cantiere artistico in formula residenziale: gli artisti, infatti, saranno ospiti dell’associazione per l’intera durata prevista dal bando per la realizzazione delle opere.

Il progetto Matre Terra e il cantiere artistico avranno uno spiccato carattere sociale: durante l’intero ciclo di vita del progetto sarà coinvolto il territorio e la cittadinanza attraverso volontari, scuole, ragazzi del circuito di giustizia minorile e minori stranieri non accompagnati. Nell’ottica della creazione di un ecosistema culturale che integra arte, tutela dell’ambiente e cittadinanza attiva, anche gli artisti dovranno dialogare e lavorare con bambini e ragazzi del territorio.

Partner del progetto Matre Terra, promosso da Chiarìa APS e sostenuto da Fondazione CDP sono: Comune di Trecastagni, Ente Parco dell’Etna, Fondazione “Trecastagni patrimonio dell’Etna”, Istituto Scolastico Comprensivo “Ercole Patti” di Trecastagni, Ufficio Servizi Sociali per i Minorenni di Catania, Consorzio il Nodo di Catania, Cooperativa A Casa di Momo di Acireale.