Il passaggio dall’adolescenza alla vita adulta è insidioso. Per chiunque. Per alcuni lo è di più. Per chi nasce e cresce in un contesto di violenza, all’interno di dinamiche mafiose e di sopraffazione, dentro quartieri che ti fagocitano, dai quali non è facile uscire, né con il corpo, né con la mente, né con il cuore. Affiancando lo straordinario lavoro delle Assistenti Sociali dell’USSM, il nostro Danilo Jeraci ha accompagnato “sul sentiero del bosco” un piccolo gruppo di ragazzi e ragazze con l’istituto della “messa alla prova”: minori che hanno commesso un reato e che il Tribunale dei Minorenni di Catania inserisce all’interno di un percorso di recupero e supporto, alternativo alle misure di detenzione. “La Natura insegna” è stato finanziato dal Ministero di Giustizia.
Le tecniche primitive di sopravvivenza in Natura sono metafore che ci raccontano come sopravvivere in contesti difficili, come sopravvivere quando ci si “perde”, sopravvivere alla violenza, alla pressione esercitata dalla “giungla urbana” dei quartieri a rischio di Catania. Le emozioni che suscita l’ambiente naturale selvaggio consentono di lavorare in modo immediato e istintuale su alcuni aspetti funzionali a qualsiasi percorso terapeutico mirato al cambiamento. Sono pratiche che reintegrano il dualismo mente corpo e aprono spazi di coscienza, fiducia, auto indagine e cambiamento. Per soggetti in situazione di “rischio esistenziale” il percorso proposto da Chiarìa è funzionale a sperimentare il rischio in una situazione di sicurezza, allo scopo di sviluppare: capacità di gestione equilibrata del rischio; senso del limite; autoefficacia e sicurezza nelle proprie capacità e abilità; apertura e ascolto; senso di comunità e collaborazione; resilienza; fiducia, verso sé stessi e verso le figure positive di riferimento.
Si è concluso un percorso importante, che ha lasciato un segno profondo nei ragazzi e ragazze coinvolte e in noi. Emozioni che non possono essere tradotte in parole. Emozioni che stiamo ancora elaborando, che hanno stimolato ampi spazi di riflessione, che confermano in maniera lampante i benefici profondi di pratiche di immersione consapevole nel bosco, fra gli alberi, con l’odore della terra addosso. Danilo ha portato sui Crateri Silvestri giovani catanesi che non erano mai stati così vicini al cratere centrale, alcuni non erano mai stati sull’Etna… La Natura è di tutti, la natura è inclusiva, la Natura cura, la Natura accoglie e integra. Mamma Etna sa…
Il percorso con l’USSM continuerà. Chiarìa al servizio di tutti… sempre… sul sentiero del Bosco.