Entreremo nel bosco in punta di piedi, concentrandoci sul rumore del vento, sullo scricchiolio delle foglie sugli alberi e sotto i nostri piedi, sul calore del sole che filtra fra i rami e carezza la nostra pelle, sull’odore della terra e del sottobosco, sul canto degli uccelli, sul tripudio di colori dell’autunno e la purezza della neve bianca. Entreremo nel bosco lasciando dentro qualcosa di noi e portando con noi un’esperienza totale, capace di innescare un profondo processo di cambiamento interiore. Un Bagno di bosco che lascerà sulla nostra pelle tutti i segreti del nostro legame biofilico con gli altri organismi viventi.
I benefici diretti del bosco sul nostro organismo sono straordinari e agiscono su tre piani: fisico, psichico e spirituale. Con il termine spirituale in questa sede non intendiamo un sistema di credenze legate ad una specifica confessione religiosa, ma la capacità di connettersi con il piano sottile dell’esistenza, quel livello di consapevolezza che si interroga sulla nostra natura più autentica, sul senso della nostra vita e del nostro rapporto con noi stessi e con il mondo.
Entrare in un bosco in modo consapevole, attivando tutti i nostri sensi e la nostra capacità percettiva e introspettiva rappresenta un’occasione unica e potentissima per stimolare il nostro benessere e innalzare il nostro livello complessivo di energia e serenità. I benefici di pratiche di immersione continua nel bosco agiscono anche a livello di sistema immunitario. Studi condotti in Giappone già a partire dagli anni ‘80 del 900 hanno dimostrato che il nostro sistema immunitario comunica con le piante e che da tale relazione si registra l’aumento del numero di cellule killer naturali nel nostro sangue, fondamentali per la nostra salute: combattono i virus, combattono l’insorgenza del cancro e contribuiscono a combattere le malattie oncologiche. Per tali ragioni nel paese del Sol Levante nasce la pratica dello Shinrin-yoku, che letteralmente significa Bagno di Bosco: una pratica di immersione assoluta e totale nell’atmosfera del bosco, riconosciuta dal sistema sanitario nazionale giapponese sia per la prevenzione delle malattie che come supporto alla cura.
L’attività è guidata da Rosaria Correnti, neuropsichiatra infantile, studiosa di medicina forestale e conduttrice di immersioni in foresta per la rete nazionale TeFFIt (Terapie Forestali in Foreste Italiane) costituita da tre Università (Università della Tuscia, della Università Valle D’Aosta e dell’Università Ospedaliera di Careggi-Firenze) da Medici, Forestali, Psicologi e Conduttori di Immersioni in Foresta.
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