Rakib, Ibrahim, Yassin. Dietro la generale definizione di “minori stranieri non accompagnati” ci sono volti, nomi, storie di vita, ragazzine e ragazzini lontani dalla loro famiglia e dal loro paese, fuggiti dalla guerra o dalla miseria, vittime di torture nelle carceri Siriane, testimoni di morti, omicidi, violenze. In tasca solo i frammenti del sogno di una vita migliore, frantumatosi lungo il viaggio verso l’Italia, pezzo dopo pezzo, tappa dopo tappa.
Cosa significa “accoglienza”? Quale accoglienza vogliamo e possiamo offrirgli? Sono le domande che ci siamo fatte con la dolcissima e luminosa Alice Lugnan e con Valeria Marletta, la straordinaria donna che coordina la comunità di seconda accoglienza della Cooperativa Iblea Servizi Territoriali di Carlentini, a San Gregorio di Catania.
Nasce così il progetto di musicoterapia COMUSICHIAMO Musica, arte e gioia sono gli strumenti con cui la fantastica dottoressa Romina Adorno accompagnerà per i prossimi sei mesi Rakib, Ibrahim, Yassin e gli altri ragazzi in un percorso catartico, dallo straordinario valore terapeutico. In un contesto in cui la scarsa conoscenza della lingua italiana rende più difficile comunicare i propri vissuti, la musica è veicolo espressivo universale per dare voce a bisogni, desideri, vissuti traumatici. La Musica è “lingua” che libera e cura. Questo è il primo passo di un percorso speciale, in cui coinvolgeremo i minori in attività di apiterapia, escursioni esperienziali, immersioni in foresta.
Musica e Natura: strumenti universali di uguaglianza, integrazione e cura.
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